La paura consente di allertare l’organismo di fronte a situazioni pericolose, è quindi una risorsa. Diviene patologica quando superando un certo limite, non protegge più, ma imprigiona dentro la prigione del panico.
Il panico viene a volte definito la forma più estrema della paura. Un brevissimo e folgorante istante dominato dalla percezione di un’incontenibile paura di morire o paura di perdere il controllo del proprio corpo, innesca l’escalation fino al panico. La persona mette in atto delle tentate soluzioni le quali, anziché risolvere il problema, lo mantengono e lo aggravano: tentativo di controllo della paura e delle sue manifestazioni organiche; evitamento delle situazioni potenzialmente pericolose; richiesta di aiuto. La ripetizione di tali tentate soluzioni per un certo periodo ti tempo, porta alla strutturazione di una sindrome da attacchi di panico.
La persona con disturbo di ansia generalizzato si definisce generalmente angosciata in riferimento a diverse possibilità. Un senso d’inquietudine l’accompagna per tutta la giornata, la sensazione che qualcosa non stia andando per il verso giusto e qualcosa di più o meno grave debba accadere. Ai propri occhi, le sue possibilità di realizzazione vengono viste come ostacolate, pur potendo in realtà vivere senza una sofferenza di tale portata. Un costante stato d’allerta accompagnato da alcuni tra i sintomi elencati:
Rientrano nei disturbi indicati come fobia sociale, le persone che si sentono continuamente giudicate e sotto osservazione da parte di altri specifici o persino sconosciuti. La persona si sente perseguitata, maltrattata o mal giudicata ad opera, per fare qualche esempio, del datore o di un collega di lavoro, dei genitori, di presunti amici, di parenti a vario titolo, vicini di casa invidiosi…, verso i quali sviluppa una rabbia incontenibile con possibile evitamento del contatto o, all’opposto, ricerca di scontro con il presunto aguzzino che da tale diviene la vittima della presunta vittima.
Quando la paura patologica si riferisce ad uno specifico oggetto, come animali, armi, ascensore, aereo, macchina, l’esposizione in pubblico, l’arrossire, etc., si parla di fobia specifica. Le principali tentate soluzioni messe in atto da chi ne soffre le quali, anziché risolvere il problema, lo mantengono e lo aggravano: parlare del problema; evitamento dell’oggetto temuto; richiesta di aiuto in caso di necessità.
Quando la paura patologica si riferisce a più situazioni, viene definita usualmente generalizzata e sfocia nella maggioranza dei casi in un disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia.
Talvolta, eventi come un lutto, una violenza, l’assistere a un incidente mortale, la nostra perdita di controllo in un’esplosione acuta di rabbia… si insinuano nella nostra mente e cominciamo a viverli come inaccettabili e insuperabili.
Ne diventiamo così le vittime, la cui prospettiva è quella di vedere tali eventi come insuperabili. Si delinea così il disturbo post-traumatico da stress di fronte al quale, in un’ottica strategica, le tentate soluzioni adottate dalla persona, peggiorano il problema invece di migliorarlo.
Accade frequentemente che la mente, per proteggersi da questi ricordi così dolorosi, copra il problema principale con altre patologie scegliendo così il male minore. Le tentate soluzioni più frequenti che mantengono il problema sono: tentativo di scacciare i pensieri e/o di pensare ad altro; parlare continuamente dell’accaduto o, al contrario, negare l’evento.
Mi sentivo totalmente sopraffatta dall’ansia e dagli attacchi di panico. Le semplici attività quotidiane mi sembravano ostacoli insormontabili, la paura di stare male mi portava a limitare tantissimo la mia vita. Avevo smesso di guidare, nessuna passeggiata, nessun pranzo/cena fuori, se venivo invitata a qualche festa, per me, risultava solo fonte di stress. Grazie alla dottoressa Busà nel giro di pochi mesi la mia vita si è praticamente rivoluzionata e sono rinata. Niente più rinunce. E la cosa migliore del percorso è l’aver imparato delle tecniche che potrò mettere in pratica in qualsiasi momento ne sentirò il bisogno ed è proprio questo che non mi fa più sentire in balia degli eventi. Ho svolto la terapia online a causa della distanza geografica, ma garantisco al 100% che questo non inficia minimamente sul risultato. A tutti coloro che si sentono in trappola e senza via d’uscita, consiglio vivamente di intraprendere un percorso con la dottoressa Busà, non ve ne pentirete. È stata la scelta migliore che io potessi fare nell’Agosto del 2022.
Non ci sono parole per descrivere la professionalità e la dolcezza e la pazienza della dottoressa. Lavora proprio con passione.
Consiglio caldamente la dottoressa. È stato un percorso illuminante, è riuscita ad aiutarmi ad essere la persona che sono. Non mi ha cambiato, mi ha migliorata e liberato ad uscire dalla gabbia in cui io stessa mi ero imprigionata. Felice di averla scelta e molto grata!
Una grande professionista che segue i suoi assistiti con competenza ed empatia!
Ho contattato la dottoressa per un problema di continue abbuffate. Non vivevo più, stavo sempre male. Avevo provato altri percorsi, ma il problema era sempre lì. Se oggi ho ritrovato la gioia di vivere, un rapporto con il cibo e con il mio corpo più sano ed equilibrato è solo merito suo. Oggi finalmente mi guardo allo specchio e mi piaccio, esco con gli amici e vivo!. Grazie infinite