Sin da piccola ho amato la psicologia. Mi ricordo il primo libro che ho letto “L’interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud. E’ stato l’inizio del mio cammino. Sono stata tante cose prima di diventare una psicologa. Per diversi anni, mi sono cercata in altre vesti, ma nessuno mi vestiva bene. Fino a quando ho capito che quello che desideravo da bambina era quello che volevo fare nella vita.
Ho sempre voluto pensare alla psicologia come una disciplina che aiutasse “concretamente” le persone che vivono un momento di difficoltà, perché chi sta male, vuole liberarsi il prima possibile di quel dolore, e non vuole passare tempo su tempo vivendo continuamente con quella sofferenza. Vuole una soluzione!
Il metodo che utilizzo nella pratica clinica e formativa si basa sul modello breve strategico, un modo rivoluzionario di riconoscere, affrontare e risolvere problemi psicologici, frutto delle fatiche di Paul Watzlawick e Giorgio Nardone e di tutta l’equipe del Centro di Terapia Strategica di Arezzo, luogo dove mi sto specializzando.